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I 15 Punti per ridurre il rischio di contaminazione da legionella

Ogni anno i casi di polmonite dovuti al batterio della legionella sono in aumento. Lo scopo principale della Valutazione del Rischio è proprio quella di identificare i fattori di rischio di un processo o di una struttura per poter ridurre al minimo la probabilità che il rischio si materializzi. Se possiamo prevenire, perché non farlo? 
disinfezione acqua

L’esperienza delle strutture ricettive.

Ogni anno i casi di polmonite dovuti al batterio della legionella sono in aumento. Ma cos’è la legionella? Le strutture ricettive possono essere fonte di infezione? Quali sono le conseguenze?

Esistono oltre 60 specie di Legionella, la più pericolosa delle quali è ritenuta essere la Legionella penumophila, in particolare il siero gruppo 1.box image

La legionellosi si contrae per inalazione di microscopiche goccioline d’acqua (aerosol) contenenti batteri del genere Legionella. Il rischio di infezione sussiste ovunque possano generarsi goccioline d’acqua:

  • Docce e rubinetti;
  • Vasche termali/idromassaggi
  • Torri di raffreddamento
  • Fontane ornamentali

È molto importante tenere monitorata la situazione con un piano di controllo per la prevenzione del rischio. Lo scopo principale della Valutazione del Rischio è proprio quella di identificare i fattori di rischio di un processo o di una struttura per poter ridurre al minimo la probabilità che il rischio si materializzi.

Se possiamo prevenire, perché non farlo? 

Le strutture ricettive possono essere fonte d’infezione?

Se un individuo è affetto da legionellosi entrano in gioco diversi meccanismi che portano gli specialisti a scoprire l’origine dell’infezione per arginare l’epidemia. Nel momento in cui si scopre che la struttura ricettiva, che ha ospitato l’individuo infetto, non ha un piano di controllo e non ha effettuato le manutenzioni del caso allora i problemi posso diventare molto gravi anche dal punto di vista legale (caso alberghiero di Trento).

Durante l’incontro “Giornata di formazione sulla legionellosi per gli operatori del settore termale” organizzato alle Terme di Cormano e da Geas SpA, svoltosi il 4 Aprile, si è proprio trattato questo argomento. Portando l’attenzione sulla prevenzione e su come gestire il rischio.

Grazie al documento “European Legionnaires’ Disease Survellance Network” (ELDNet), redatto da ECDC (European Centre for disease prevention and control) nel 2017 è possibile ricavare un protocollo di 15 punti per ridurre il rischio di contaminazione da Legionella:

  1. Nominare un responsabile per il controllo legionella;
  2. Assicurarsi che la nomina abbia formazione ed esperienza sufficienti per poter svolgere tale funzione in modo competente e che il resto del personale venga addestrato per acquisire consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo del controllo delle Legionella;
  3. Mantenere l’acqua calda costantemente corrente e a temperatura calda: 50°C-60°C lungo tutto l’impianto idrico dell’acqua calda;
  4. Mantenere l’acqua fredda costantemente fredda. Essa dovrebbe essere mantenuta a temperature inferiori a 20° C lungo tutto l’impianto sino ai punti di fuoruscita
  5. Far scorrere acqua da tutti i rubinetti e dalle docce nelle stanze e nelle altre aree per diversi minuti per far defluire l’acqua, almeno una volta alla settimana se le stanze non sono occupate e sempre prima dio occuparle
  6. Mantenere i soffioni delle docce e i rubinetti puliti e privi di calcare
  7. Pulire e disinfettare regolarmente, almeno due volte l’anno, le torri di raffreddamento e le relative condutture degli impianti di condizionamento;
  8. Pulire, svuotare e disinfettare gli scaldacqua (caldaie) una volta l’anno;
  9. Disinfettare l’impianto di acqua calda con alte concentrazioni di cloro (50 mg/l) per 2-4 ore dopo la manutenzione dell’impianto e dello scaldaacqua e prima dell’inizio di ogni stagione;
  10. Pulire e disinfettare periodicamente tutti i filtri per l’acqua seguendo le indicazioni del produttore, almeno ogni uno-tre mesi;
  11. Ispezionare mensilmente i serbatoi di stoccaggio dell’acqua, le torri di raffreddamento e le tubature visibili; garantire che tutti i rivestimenti siano intatti e saldamente in posizione;
  12. Ispezionare l’interno dei serbatoi di acqua fredda almeno una volta l’ano e, se presente sedimento sporcizia di altra natura, disinfettare con 50 mg/l di cloro e ripulire;
  13. Assicurare che nel corso dell’istallazione di nuovi impianti o in caso di modifiche a quello esistente non si creino tubature con flusso intermittente o assente, e disinfettare l’impianto dopo ogni intervento;
  14. Se è presente una piscina termale, assicurarsi che:
    1. Sia costantemente tratta con 2-3 mg/l di cloro o bromo e che i livelli e il pH siano monitorati almeno tre volte al giorno;
    2. Almeno metà dell’acqua venga sostituita ogni giorno;
    3. Venga effettuato giornalmente il contro lavaggio dei filtri a sabbia;
    4. L’intero impianto venga pulito e disinfettato una volta alla settimana;
  15. Compilare quotidianamente un registro con tutti i parametri riguardanti il trattamento delle acque, quali temperatura, pH e concentrazioni di cloro, e garantire che vengano controllati periodicamente dal gestore.

La nostra proposta è quella di attivare e adottare un programma in linea con le linee guida proposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): WaterSafety360

Inoltre, bisogna considerate che non tutti i metodi di disinfezione sono indicati, ma quindi come scegliere il metodo giusto?

La nostra soluzione

Un buon disinfettante dovrebbe essere efficace e stabile nel range di pH dell’acqua potabile, deve essere efficace nella penetrazione del biofilm, essere sicuro per le tubazioni senza danni corrosivi e generare la minor quantità possibile di sottoprodotti.

Sanipur, grazie alla sua lunga esperienza, offre tutto questo in un’unica macchina: SANIKILL, la monoclorammina. SANIKILL è l’unico generatore di monoclorammina conforme alla direttiva europea sui biocidi per acqua potabile.

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  • Nessun rischio corrosione per le tubature
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