La monoclorammina, disinfettante usato sin dall’inizio del Novecento

La monoclorammina (NH2Cl) è un disinfettante a base di cloro utilizzato per il trattamento dell’acqua potabile fin dall’inizio del Novecento. Adottato dapprima da numerosi acquedotti in Canada [i] e negli USA (dove oggi garantisce la disinfezione dell’acqua fornita ad oltre il 30% della popolazione) è stata più recentemente introdotta anche come efficace strategia di disinfezione secondaria. Anche in Europa, la monoclorammina risulta sempre più utilizzata, non solo in campo acquedottistico, ma anche come soluzione per il trattamento dell’acqua fredda e calda sanitaria a livello di grandi edifici quali ospedali, altre strutture sanitarie, hotel e impianti industriali, al fine di garantire un adeguato controllo del rischio di proliferazione dei patogeni acquicoli, con particolare riferimento a batteri del genere Legionella e Pseudomonas.

L’utilizzo della monoclorammina per la disinfezione dell’acqua potabile è riconosciuto ed approvato dall’EPA (Environmental Protection Agency) e dalla WHO (World Health Organization)[ii] che definiscono come limite per la potabilità, rispettivamente, concentrazioni di 4 ppm e 3 ppm.

Evidenze scientifiche, la monoclorammina è il miglior disinfettante

Numerose sono le evidenze scientifiche che attestano l’efficacia della monoclorammina prodotta con la tecnologia SANIKILL quale sistema per la prevenzione del rischio Legionellosi, aspetto delicato e meritevole di particolare attenzione specialmente in contesti con elevata probabilità di presenza di soggetto a rischio, come le strutture nosocomiali e sanitarie.

Per citarne solo alcuni: studi condotti dalla Prof.ssa Coniglio e dai suoi collaboratori (Dipartimento di Igiene e Salute Pubblica, Università di Catania) dimostrano chiaramente l’efficacia della monoclorammina nell’eliminazione di contaminazioni da Legionella, anche consistenti e persistenti, dagli impianti di distribuzione dell’acqua calda sanitaria: i dati raccolti presso tre differenti ospedali a seguito del dosaggio di monoclorammina dimostrano chiaramente la completa eliminazione delle contaminazioni che da tempo affliggevano gli impianti idrici, laddove i numerosi tentativi condotti con altri sistemi di disinfezione avevano fornito risultati parziali, se non del tutto insoddisfacenti.[iii],[iv] Negli stessi studi, il monitoraggio condotto sui potenziali sottoprodotti ritenuti più rilevanti (nitriti, nitrati, ammonio) ha confermato che il sistema assicura che le concentrazioni di tali specie chimiche siano sempre ben al di sotto dei valori massimi definiti dalla normativa nazionale (Dlg. 31/2001 e s.m.i.).

L’efficacia della monoclorammina per il controllo del rischio Legionellosi è ben documentata anche dai lavori redatti dal gruppo coordinato dalla Prof.ssa Borella (Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, Università di Modena Reggio Emila): diversi sono i casi di studio, seguiti presso ospedali del Nord Italia, nei quali l’impiego di monoclorammina si è confermato la strategia ottimale per la risoluzione del problema Legionella, rimuovendo le contaminazioni inizialmente presenti e garantendo l’assenza continuativa di successive positività.[v],[vi],[vii],[viii] Gli stessi lavori confermano anche la completa assenza di problemi di corrosione e il pieno controllo della problematica relativa alla potenziale formazione di sottoprodotti.

Conferme dell’efficacia della monoclorammina per il controllo della Legionella negli impianti idrici sono state riportate anche dal team guidato dalla Prof.ssa Stout (Special Pathogens Laboratory, Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale, Università di Pittsburgh): gli studi di monitoraggio condotti su due differenti ospedali dimostrano la completa eliminazione di Legionella dopo pochi giorni dall’avvio del sistema di disinfezione.[ix],[x],[xi] Nel più recente degli studi condotti, gli autori riportano peraltro che la monoclorammina risulta efficace non solo nell’eradicazione della Legionella, ma anche nel garantire un pieno controllo di altri patogeni acquicoli rilevanti dal punto di vista delle infezioni nosocomiali, come Pseudomonas aeruginosa, Stenotrophomonas maltophilia e Acinetobacter baumanni.21

Nella stessa direzione vanno le osservazioni raccolte in oltre 6 anni di monitoraggio microbiologico dell’acqua dal gruppo coordinato dal Dott. Farina (UOC Microbiologia e Virologia, Ospedale Papa Giovanni XXIII, Bergamo): come condiviso nella presentazione tenuta in occasione del 6° Meeting ESGLI (Atene, settembre 2019) gli oltre 200 campionamenti eseguiti annualmente sulla struttura ospedaliera da quasi 1000 posti letto, la cui acqua calda sanitaria viene disinfettata sin dall’inaugurazione della stessa con monoclorammina, non solo confermano l’assenza di Legionella, ma riportano risultati altrettanto soddisfacenti anche per altri batteri (Pseudomonas aeruginosa, Stenotrophomonas maltophilia e Acinetobacter baumanni) e funghi (Aspergillus spp., Fusarium spp.).

Monoclorammina e Linee Guida per la Prevenzione del rischio Legionellosi

Come già anticipato, l’OMS cita la monoclorammina tra i disinfettanti indicati per il trattamento dell’acqua al fine di una corretta gestione del rischio Legionellosi, evidenziando peraltro la maggiore efficacia di questo disinfettante rispetto a quella del cloro libero.[xii]

Anche le Linee Guida Europee “European Technical Guidelines for the Prevention, Control and Investigation of Infections Caused by Legionella species” annoverano la monoclorammina tra i disinfettanti indicati per la prevenzione del rischio Legionellosi.[xiii]

Stesso parere viene riportato dagli Organi Competenti italiani: le Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della Legionellosi del 2015 indicano come efficace l’utilizzo di monoclorammina, anche per il trattamento di acqua calda sanitaria. Ne sottolineano la maggiore stabilità e sicurezza (non comporta la formazione di THM) rispetto al cloro, e ne mettono in evidenza la maggiore persistenza in acqua rispetto al cloro e al biossido di cloro, precisando che questa proprietà assicura una più efficace diffusione nelle zone stagnanti (punti con scarso utilizzo, rami morti) e all’interno del biofilm. Viene infine riconosciuta la sua maggiore compatibilità con i materiali impiegati nelle reti di distribuzione dell’acqua.[xiv]

Infine, anche le più recenti “Linee Guida Regionali Per La Sorveglianza E Il Controllo Della Legionellosi” emanate dalla Regione Emilia-Romagna ribadiscono l’efficacia e la sicurezza dell’impiego di monoclorammina quale strategia di disinfezione per la corretta gestione del rischio Legionellosi.[xv]


BIBLIOGRAFIA

[i] McGuire M. J. Eight Revolutions in the History of US Drinking Water Disinfection. J AWWA (2006) 98-123.

[ii] World Health Organization. Monochloramine in Drinking-water. (2003)

[iii] Coniglio M. A. et al. Continuous disinfection by monochloramine on domestic hot water system of healthcare facilities for the control of Legionella contamination. A seven months experience from Italy. J. Health Science (2015) 3, 11-17.

[iv] Coniglio M. A. et al. Preventing Healthcare-Associated Legionellosis: Results after 3 Years of Continuous Disinfection of Hot Water with Monochloramine and an Effective Water Safety Plan. Int. J. Environ. Res. Public Health (2018) 15, 1594-1605.

[v], Marchesi I. et al. Control of Legionella contamination in a hospital water distribution system by monochloramine. Am. J. Inf. Cont., 40/3 (2012) 279-281.

[vi] Marchesi I. et al. Monochloramine and chlorine dioxide for controlling Legionella pneumophila contamination: biocide levels and disinfection by-products (DBPs) formation in hospital water networks. J. Water Health (2013) 11.4, 738-747.

[vii] Casini B. et al. Long-term effects of hospital water network disinfection on Legionella and other waterborne bacteria in an Italian university hospital. Infect. Contr. Hosp. Epidemiol. 35 (2014) 293-299.

[viii] Marchesi I. et al. Control of Legionella Contamination and Risk of Corrosion in Hospital Water Networks following Various Disinfection Procedures. Appl. Env. Microbiol. (2016) 82, 2959-2965.

[ix] Kandiah S. et al. Control of Legionella Contamination with Monochloramine Disinfection in a Large Urban Hospital Hot Water System. Am. J. Inf. Cont. (2012) 40, e84.

[x] Kandiah S. et al. Monochloramine Use for Prevention of Legionella in Hospital Water Systems. Infectious Disorders – Drug Targets (2013) 13, 1-7.

[xi] Duda S. et al. Evaluation of a New Monochloramine Generation System for Controlling Legionella in Building Hot Water Systems.Infect. Contr. Hosp. Epidemiol. (2014) 35, 1356-1363.

[xii] World Health Organization. LEGIONELLA and the prevention of legionellosis. 2007

[xiii] European Center for Disease Control. European technical guidelines for the prevention, control and investigation of infections caused by Legionella species. 2017

[xiv] Ministero della Salute (Approvato in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 maggio 2015). Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi. 2015

[xv] Regione Emilia Romagna. Linee Guida Regionali Per La Sorveglianza E Il Controllo Della Legionellosi. 2017

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