Un problema sempre più frequente, 5 casi evitabili.
L’estate del 2018 ha fatto risuonare nelle nostre teste un pericolo già individuato e studiato in passato, ma solo grazie agli ultimi avvenimenti si è capita la gravità di una contaminazione da Legionella.
Passiamo in rassegna qualche caso importante:
Torino 2010, indagate 7 persone ai vertici dell’ospedale per omicidio colposo
Nel settembre del 2010 si inizia a parlare di Legionella, ma non solo per il numero di contagiati e di morti, ma anche per i nomi degli indiziati. In questo preciso caso l’epidemia è scoppiata all’interno della terapia intensiva dell’ospedale de le Molinette.
I casi di legionellosi vennero segnalati a Guarinello, che ha riscontrato che nella rete idrica della palazzina era presente una colonizzazione di legionella superiore ai limiti di legge e costituente un grande rischio per la salute dei pazienti ricoverati. Guarinello, in prima linea contro la legionella, ha indagato per omicidio e lesioni colpose almeno 7 persone ai vertici dell’ospedale, questi ultimi hanno dovuto rispondere davanti al tribunale sull’intero caso.
La contaminazione da legionella non è pericolosa solo per le questioni sanitarie, ma anche per quelle legali.
Parma 2016, circa 40 casi e 2 decessi. Si inizia a parlare delle torri di evaporazione
Un altro caso che ha fatto clamore risale all’estate del 2016 a Parma. Più precisamente tra Agosto e Ottobre si sono registrati circa quaranta casi e due decessi.
Questo avvenimento ha richiesto l’impegno di numerose forze per l’individuazione dei potenziali “colpevoli”. Tutti si sono trovati in prima linea contro la legionella, ma, come spesso succede in questi casi, le ricerche sono state molte con difficili risultati. La ricerca della sorgente del contagio non è così facile da individuare.
Tuttavia è stato escluso come fonte di contagio l’acquedotto pubblico “Bizzozzero” e la rete delle derivazioni dall’acquedotto stesso. A questo punto l’attenzione, come spesso accade, fu spostata verso le torri di evaporazione centralizzate presenti in edifici di grandi dimensioni.
Bresso 2018, 5 morti e la città è in panico. Si tratta ancora delle torri di raffreddamento?
Ed ecco che arriviamo a date più recenti. Arriviamo a quegli avvenimenti che hanno scombussolato tutta la Lombardia. Bresso, agosto 2018, 5 morti e quasi 50 casi di polmonite dovuta a Legionella.
Per la città di Bresso non è una novità affrontare e combattere la diffusione del battere legionella. Già in passato la città di Bresso si è trovata in prima linea contro la legionella, ma questa volta i casi sono cresciuti rapidamente e soprattutto è stato difficile individuarne la causa. I campionamenti sono stati più di 500 in edifici a caccia del batterio, ma alla fine i sospetti si sono stretti verso le torri di raffreddamento di grandi aziende ed edifici.
Le torri di raffreddamento sono un ottimo conduttore e diffusore del batterio. La cattiva manutenzione, un malfunzionamento, o solamente una anomalia potrebbe aver sprigionato una nube di goccioline microscopiche che si sono posate su una ampia fascia del territorio infettando le persone più deboli.
Brescia 2018, 150 casi di polmonite alla settimana
In ordine di tempo, l’ultimo avvenimento ad oggi, riguarda l’epidemia di polmonite scoppiata nella bassa bresciana a fine dell’estete 2018. Questo è stato uno dei casi più eclatanti, dove i contagiati sono arrivati a quota 500 con circa 150 casi alla settimana.
Quello che ha caratterizzato il periodo di fine estate è stata l’incertezza, non si è riusciti ad identificare la sorgente e la causa di questa diffusione massiva, causando un’alta preoccupazione della popolazione. Si è arrivati poi a puntare il dito verso quelle che ormai sembrano la prima causa della diffusione: le torri evaporative.
Finalmente si inizia a parlare di fare un censimento delle torri della Lombardia per tenerle controllate.
Noi, faccia a faccia con il problema
Sanipur si è sempre trovata in prima linea contro la Legionella, essendo l’azienda specialista nella sanificazione dell’acqua. Grazie alla sua lunga esperienza, ha potuto offrire la propria conoscenza per far rientrare l’allarme.
Basti pensare agli interventi urgenti svolti nelle scuole di Bresso e Cormano nel milanese per garantire un inizio dell’anno scolato senza sorprese.
Inoltre, dopo gli avvenimenti di Brescia, Sanipur è intervenuta prontamente nella sanifica di torri evaporative.
“Ma la soluzione per questo problema non è solo il pronto intervento, ma la prevenzione. Una corretta manutenzione, un piano di prevenzione del rischio, ma soprattutto bisognerebbe creare un elenco completo delle torri di evaporazione e diffondere la cultura della prevenzione alla legionella.” Così afferma il Presidente Garusi durante un’intervista.
Una corretta informazione e prevenzione permettono l’eliminazione del batterio e ne prevengono la diffusione.
Fonti:
- https://www.bresciaoggi.it/territorio-bresciano/i-casi-di-polmonite-verso-quota-500-tra-paure-e-dubbi-1.6774566
- https://www.giornaledibrescia.it/bassa/noi-faccia-a-faccia-con-la-legionella-rsrr1p7e
- https://www.ilgiorno.it/archivio/bresso-legionella-1c901a28
- https://www.lastampa.it/torino/2012/10/14/news/legionella-in-terapia-intensiva-1.36368935/